Secondo gli scienziati riuniti a Città del Capo per il Congresso Internazionale di Geologia, stiamo vivendo una nuova era geologica: l’Antropocene. Questa fase deve il suo nome al decisivo impatto causato dell’uomo sulla vita del Pianeta Terra, il quale ha visto cambiare radicalmente i propri cicli e i propri connotati millenari.
Antropocene, inventata dall’uomo a misura di uomo
Si è svolto proprio ieri a Città del Capo, in Sudafrica, il 35esimo Congresso Internazionale di Geologia, durante il quale alcuni tra i più prestigiosi studiosi della Terra hanno pressoché unanimemente annunciato che il nostro pianeta è entrato in una nuova era geologica costruita dall’uomo per l’uomo: l’Antropocene.
“Il significato del Antropocene è che si stabilisce una traiettoria diversa per il sistema Terra, di cui noi ovviamente siamo parte “, ha detto il prof Jan Zalasiewicz, geologo presso l’Università di Leicester e presidente del gruppo di lavoro sull’Antropocene che ha iniziato lo studio nel 2009.
L’attività dell’uomo e le sue conseguenze
La nuova era è fin dal nome (Antropos è in greco vuol dire “uomo”) l’epoca segnata in tutto e per tutto dall’impatto dell’umanità sul pianeta, e il suo inizio viene datato intorno al 1950, con il verificarsi della dispersione di elementi radioattivi a causa dei primi test nucleari, dell’inquinamento da plastica, del proliferare del cemento e di molte altre tracce, non propriamente positive, lasciate dalle ultime generazioni.
Gli studi precedenti e le visioni future
I primi scienziati ad avanzare un’ipotesi simile sono stati, una quindicina di anni fa, Paul Crutzen e Eugene Stoermer, la cui teoria parrebbe proprio confermata dagli ultimi studi. I risultati della ricerca condotta di recente hanno evidenziato che l’uomo, per migliaia di anni, ha lasciato un impatto importante nella stratificazione della Terra, e sicuramente dall’inizio dell’Olocene (circa 11.700 anni fa) in poi.
Martin Rees, astronomo reale britannico e ex presidente della Royal Society, ha dichiarato che per il prossimo millennio questi cambiamenti, in alcuni casi irreversibili, potrebbero da un lato portare a immense catastrofi per l’umanità, ma se l’uomo sarà in grado di cambiare rotta, sarà possibile realizzare un futuro sostenibile.