Riciclo dei rifiuti, per l’Unione Europea bisogna fare di più: la Commissione Ambiente innalza al 70% la soglia per i rifiuti urbani entro il 2030.
La Commissione Ambiente dell’UE si è posta un obiettivo ambiziosa sul riciclo dei rifiuti. Nelle nuove norme norme in materia di rifiuti parte del pacchetto sull’economia circolare infatti sono state elaborate cinque proposte legislative in materia di rifiuti:
- direttiva quadro sui rifiuti;
- direttiva sulle discariche;
- direttiva sul packaging;
- direttiva su veicoli fuori uso, pile e accumulatori, e apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- direttiva sui rifiuti alimentari.
I parlamentari europei hanno deciso che per ottenere benefici ambientali, economici e sociali consistenti e accelerare la transizione verso un’economia circolare, è doveroso innalzare gli obiettivi relativi alla preparazione per il riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti urbani almeno al 60 % entro il 2025 e al 70 % entro il 2030. Ricordiamo che attualmente la media di riciclo all’interno dei 28 Paesi membri si ferma appena al 44%.
Nel testo vengono introdotti una serie di nuovi obblighi, tra cui quello di riduzione della percentuale i materiali conferiti in discarica al 5% (la proposta iniziale era del 10%) e l’estensione della differenziata anche all’umido, ai rifiuti domestici pericolosi e agli indumenti. Per i rifiuti da imballaggio, i parlamentari sostengono un tasso di riciclo del 70% nel 2030 e obiettivi intermedi per ogni materiale nel 2025.
Rifiuti e scarti alimentari
Per quanto riguarda i rifiuti e gli scarti alimentari è stata proposta una definizione precisa di spreco alimentare per incoraggiare l’Unione Europea a dotarsi di un sistema di incentivi per la donazione di cibo. Anche in questo caso si è sostenuto poi un obiettivo di riduzione volontario del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030, rispetto ai valori del 2014.