L’impatto del clima sulle specie a rischio è stato sottovalutato. Lo afferma uno studio pubblicato su Nature Climate Change.
L’impatto dei cambiamenti climatici sulle specie a rischio di estinzione non è stato correttamente valutato. Lo afferma uno studio pubblicato su Nature Climate Change e guidato dall‘Università La Sapienza di Roma.
I cambiamenti climatici infatti hanno ripercussioni negative su circa 700 specie a rischio presenti nella Red List dell’Unione Internazionale per la conservazione della natura (IUCN): si tratta del 50% circa dei mammiferi e del 25% degli uccelli presenti nella Red List. In precedenza si riteneva che il problema riguardasse soltanto il 7% dei mammiferi e per il 4% degli uccelli già considerati a rischio scomparsa, ma questo nuovo studio ha radicalmente cambiato il punto di vista degli esperti che ora sono in grado di valutare con maggior precisione l’influenza del climate change sulle specie a rischio.
La ricerca ha revisionato 130 studi e ad oggi è la maggiore valutazione complessiva di come i cambiamenti climatici stanno influenzando alcune delle specie animali più studiate e, soprattutto, più a rischio estinzione. Le conseguenze dei profondi mutamenti climatici che il nostro pianeta sta vivendo sono di ampia portata sui mammiferi, hanno spiegato i ricercatori, e comprendono una minore capacità di sfruttare le risorse e di adattarsi alle nuove condizioni ambientali.
Tra le specie di uccelli più a rischio ci sono quelle che vivono in ambienti acquatici, più vulnerabili rispetto ad altri habitat a causa del notevole aumento della temperatura.