Trump, tagli all’ambiente per dare più fondi all’esercito: l’EPA, l’agenzia per la protezione dell’ambiente, perde 2 miliardi di dollari di finanziamenti.
Trump ha deciso di aumentare i fondi per la spesa militare e per farlo taglia i finanziamenti all’EPA, l’agenzia governativa per la protezione dell’ambiente. Di conseguenza 2 miliardi di dollari che avrebbero dovuto finanziare le attività dell’EPA serviranno per aumentare le spese militari degli Stati Uniti.
E così per la prima volta negli ultimi trent’anni l’EPA dovrà far fronte ad una drastica riduzione di budget che obbligherà l’agenzia a lasciare a casa il 20% dei dipendenti. Anche se manca l’ufficialità fonti interne all’EPA hanno già confermato la notizia. Già in campagna elettorale del resto Trump aveva detto chiaramente di non credere nel global warming (sic!) e, anzi, di essere convinto che troppi vincoli ambientali potessero essere soltanto un freno per le aziende americane.
Ricordiamo che l’EPA attualmente è l’agenzia ambientale più importante del mondo. Oltre ad occuparsi direttamente dei problemi climatici studia anche l’impatto dell’inquinamento sulla salute delle persone. Naturalmente alla base degli studi e degli sforzi dell’EPA ci sono ricerche scientifiche ed universitarie che, con questi nuovi tagli, diminuiranno sostanzialmente.
L’aspetto paradossale di questa vicenda è che Trump continua a ripetere di voler proteggere gli americani, ma l’inquinamento oggi è una delle principali cause di malattie ed è, a tutti gli effetti, un vero e proprio nemico del popolo americano.
Senza tener conto dell’impatto devastante che i cambiamenti climatici stanno avendo nei paesi in via di sviluppo: uno studio dell’Università della California a Santa Barbara, ad esempio, ha collegato in maniera diretta il conflitto che sta sconvolgendo la Siria alla distruzione quasi totale dei raccolti causata dalla tremenda siccità che ha colpito il paese tra il 2007 e il 2010 (la ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Proceedings of the National Academy of Sciences).
Oggi più che mai è evidente che il nostro mondo e la nostra civiltà sono organismi complessi ed interconnessi, motivo in più per giudicare estremamente miope la scelta di Trump.