Danni alla pelle e sole, i consigli della Dott.ssa Laura Curtarello per una tintarella sicura evitando scottature e altre brutte sorprese
Quasi tutti siamo portati a pensare che una pelle abbronzata sia sinonimo di pelle in buona salute, bella fuori e dentro.
Per questo per avere la pelle scura siamo disposti a trascorrere ore e ore sotto il sole senza, il più delle volte, valutarne bene i rischi con il risultato che spesso ci troviamo a dover aver a che fare con fastidiosi danni alla pelle.
I rischi per la nostra pelle
Esporsi continuamente ed eccessivamente negli anni al sole, lascia indubbiamente segni indelebili anche sulle pelli più resistenti all’esposizione solare; questo fenomeno prende il nome di foto-aging, ovvero un processo biologico che invecchia precocemente e profondamente la cute per opera dei raggi del sole causando danni alla pelle.
L’ozono è il gas che blocca quelle radiazioni solari che diversamente impedirebbero la vita sulla terra ma questo non è sufficiente alla pelle dell’uomo.
La parte dei raggi solari che riesce a colpire lo strato terrestre è anche quella che riesce a entrare in profondità nella pelle ed è in grado di generare i radicali liberi che hanno la capacità di danneggiare le funzioni cellulari inducendo precocemente la formazione di rughe, perdita di elasticità, alterazioni nella tessitura e nella colorazione cutanea, tumori.
Le nostre difese naturali
Ovviamente le cellule della pelle hanno difese naturali per contrastare i danni alla pelle che la radiazioni UV procurano ma non sono assolutamente sufficienti per un’esposizione prolungata al sole come avviene durante le vacanze estive al mare o in montagna.
Quella che noi definiamo abbronzatura infatti altro non è che una reazione delle cellule della cute all’assorbimento dei raggi solari e, quindi, ad un aumento delle difese agli stessi.
Il nostro corpo arriva addirittura a cambiare colore per difendersi da un agente esterno, significa che mette in atto un lavoro cellulare non indifferente e in questo deve essere supportato.
La melanina è la sostanza che l’organismo produce per difenderci in mondo naturale dai danni alla pelle quando veniamo colpiti dai raggi del sole e proprio la melanina è il motivo per cui la pelle diventa più scura.
Questa sostanza ha bisogno di un certo periodo di tempo per crearsi, circa 3 giorni, ma è importante limitare l’esposizione solare per altre 3 settimane di modo che la pelle si ispessisca, così oltre a migliorare l’aspetto estetico, aumentano anche le difese verso il sole.
Questo non significa che tutti noi dovremmo rinunciare ad una bella abbronzatura, significa solo che dobbiamo conoscere bene la nostra pelle prima di trascorrere del tempo sotto l’effetto diretto dei raggi solari e, quindi, proteggerla adeguatamente con i prodotti che la scienza della cosmesi ci mette a disposizione.
Aiuti esterni
Assumere un integratore a base di Beta-Carotene può essere un valido aiuto per sostenere le naturali difese della pelle, infatti è un precursore della vitamina A, che è un potente antiossidante a livello intracellulare, ha degli effetti benefici sui processi immunitari e stimola il processo di melanogesi fondamentale per contrastare i danni alla pelle.
Nell’acquisto di creme per la protezione solare è meglio scegliere quelle che proteggono sia dai raggi UVB che da quelli UVA (usati anche nelle lampade solari perché accelerano l’abbronzatura).
Ricordate che le creme a “protezione totale” e “per tutto il giorno” non esistono e se acquistate quelle resistenti all’acqua riapplicatele quando uscite dall’acqua.
Importante
- La prima applicazione va eseguita circa 20 minuti prima dell’esposizione al sole.
- Ripetere l’applicazione della crema solare ogni due ore.
- Non esporsi mai al sole con del trucco sul viso.
In caso di eccessiva esposizione solare con danni alla pelle e relativo arrossamento cutaneo, non esporsi al sole ed applicare immediatamente una buona crema idratante doposole.