Gli occhi delle bambine: storie di diritti negati vissute attraverso il loro sguardo.
Gli occhi delle bambine è il nome della campagna lanciata da Action AID per aiutare le tantissimi bambine nel mondo che vivono in situazioni di degrado e di mancanza di rispetto dei diritti umani. I bambini, si sa, sono lo specchio della sincerità. Attraverso di loro passa una serie infinita di esperienze ed emozioni che li segneranno per tutta la vita. Esperienze ed emozioni talvolta negative da cui sembra impossibile uscire. Come molto spesso accade, la strada è ancora più impervia soprattutto per le bambine, ancora considerate di rango inferiore in molte culture e destinate a subire l’autorità di padri, fratelli e parenti di sesso maschile.
Sapevate ad esempio che, nel mondo, circa il 30% delle donne ha subito violenze dal proprio partner? O che l’80% delle prostitute ha tra i 13 e i 25 anni? O ancora che oltre 200 milioni di ragazze e donne in Africa, Medio Oriente e Asia hanno subito mutilazioni genitali?
Action AID ha deciso di raccogliere questi e altri dati in una infografica per mettere in evidenza alcune gravi violazioni dei diritti che colpiscono ancora moltissime bambine.
L’infografica
Per saperne di più e per aderire alla campagna di Action AID trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale. Scoprirete che, ad esempio, in Kenya le bambine non possono andare a scuola e sono costrette a sposarsi prestissimo, anche a 9 anni, per non gravare economicamente sulla propria famiglia. Inoltre è molto diffusa la pratica delle mutilazioni genitali e in particolare dell’infibulazione. In generale le donne vengono escluse da tutte le decisioni della famiglia e della comunità.
Ma anche in Brasile la violenza su donne e bambine è molto diffusa sia in casa sia in strada. Le donne spesso rinunciano a denunciare i loro aggressori per paura e perché non esistono leggi adeguate a garantire la loro sicurezza. Così come in India, dove le bambine sono obbligate a sposarsi giovanissime con uomini molto più grandi di loro, che le sottopongono a violenze sessuali. Le donne che tentano di ribellarsi spesso vengono picchiate, sfigurate o addirittura uccise. Per non parlare della Cambogia, una delle mete più tristemente famose per il turismo sessuale minorile. La prostituzione minorile è, in alcune regioni, l’unico mezzo per sopravvivere alla povertà estrema. In più della metà dei casi, le violenze sono compiute ai danni di minorenni.