Elena Girardin è nata a Schio nel 1978. Insegnate di lettere, è tra i soci fondatori dell’Associazione culturale Sugarpulp e vice presidente di Scuola Twain. Nel 2007 ha realizzato le illustrazioni per il libro “La rondine e la nuvoletta” di Matteo Righetto (Panda Edizioni). Due suoi racconti sono apparsi in altrettante antologie. “Favola di paese” è il suo primo romanzo. È mamma di una splendida bimba che si chiama Delia.
Ciao Elena,
è un piacere averti qui.
Ciao Valeria, grazie a te e a tutto lo staff di Greenpink per ospitarmi nella vostra rubrica.
Vediamo da dove iniziare…tu sei scrittrice, insegnante e mamma come fai a gestire tutto?
Non lo so. A volte me lo chiedo anch’io. Cerco di organizzarmi, anche se non è sempre facile. Diciamo che dormo poco e il tempo per me stessa è quello che dedico alla scrittura e alle associazioni culturali di cui faccio parte. Poi nei momenti di “crisi” ci sono i nonni che mi danno una mano, sono delle figure fondamentali nella vita di mia figlia, cosa che invece a me è mancata.
Inoltre segui anche dei progetti con Sugarpulp e Scuola Twain, ce ne parli?
Volentieri. Con Sugarpulp il legame è sempre forte. All’inizio del 2013 io e un gruppo di pazzi abbiamo dato vita ad una cellula alto vicentina dell’associazione: Sugarpulp Schio. Con l’appoggio della libreria Ubik e di Schio Comics abbiamo messo in piedi due fortunate rassegne letterarie, una invernale e una estiva, ospitando nomi diversi da Roberta Bruzzone a Massimo Carlotto, da Giorgio Montorio a Paolo Bacilieri. Con Scuola Twain ci sono in serbo tantissime novità. Nell’anno scolastico 2013/2014 il progetto proposto alle scuole italiane diventerà nazionale, estendendosi da Nord a Sud. Inoltre ci saranno presto nuovi appuntamenti: dal Contest Letterario InciBricks di Abano Terme a Venezia 2019 Salone Europeo della Cultura, nonché una Summer School per il 2014.
Il tuo ultimo libro è “Favola di Paese” edito da La Gru. Ci dici come è nato e ci racconti di cosa parla?
Favola di Paese è nata come nascono tutte le mie storie, ovvero dall’esigenza e dal piacere di raccontare. Parla della perdita e della violazione dell’innocenza. Quando avevo diciotto anni una mia amica è stata uccisa da un ragazzo poco più grande perché ha rifiutato le sue avances. Questo è stato lo spunto iniziale, poi la storia narrata non ha nulla a che fare con il fatto di cronaca che però ha profondamente segnato la mia visione del mondo.
Purtroppo la violenza sulle donne è un tema di attualità, secondo te qual’è il modo migliore per contrastarla?
La violenza sulle donne ha radici profonde e antiche, ma credo che oggi a renderla attuale sia la situazione sociale ed economica. Ci sono persone infelici che nell’incertezza, nella disperazione trovano un terreno fertile per giustificare la loro crudeltà contro chi è più “debole”. Penso che per contrastarla le donne debbano essere più che mai salde a sé stesse, devono avere fiducia nelle associazioni come Telefono Rosa Onlus che possono ascoltarle e farle uscire da situazioni di violenza domestica.
Ci racconti una tua giornata tipo?
Niente di interessante: la classica vita da mamma lavoratrice. Sveglia alle 6.30, abbondante colazione e TG. Alle 7.30 porto Delia dai nonni e vado a scuola. Alle 13 -se non ho il pomeriggio di lavoro- vado a riprendere Delia e l’addormento. Mentre fa il pisolino mangio, rassetto casa, correggo compiti, organizzo lezioni. Quando si sveglia andiamo al parco. Dopo cena, quando mia figlia decide di dormire (di solito molto tardi) trovo il tempo per leggere, scrivere, rispondere a mail. Ma ora per fortuna sono in ferie!
So che sei vegetariana da ben 17 anni, com’è maturata questa decisione?
Sono vegetariana perché amo gli animali e non mi ritengo superiore a loro in quanto essere umano. L’idea di nutrirmi di individui non mi è mai piaciuta, neppure da piccolissima. Non ho mai avuto attrazione per la carne, il solo pensiero che si tratta di un essere morto (a casa mia diciamo cadavere, un po’ per scherzo) mi ripulsa. Sono sempre stata sana, anche durante la gravidanza e l’allattamento e sono donatrice di sangue da tempo. L’essere umano non ha bisogno di carne per stare bene.
Tua figlia Delia ha 2 anni, anche lei segue al tua stessa dieta?
A casa mia segue una dieta vegetariana. Dai nonni mangia sia carne che pesce. Quando sarà grande sarà libera di scegliere. Non credo alle imposizioni alimentari. Se deciderà di essere vegetariana o vegana lo farà per una sua coscienza individuale.
Ci consigli 3 libri da leggere quest’estate sotto l’ombrellone?
Certo, vi consiglio un saggio che parla dell’industria alimentare e degli allevamenti intensivi: “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?” di Jonathan Safran Foer; il romanzo visionario di un autore americano attento all’ambiente: “Amico della Terra” di T.C. Boyle; un classico da leggere ai vostri bambini che si interroga sul rapporto uomo- animale: “L’occhio del lupo” di Daniel Pennac.