Scegliere la dieta vegetariana è una presa di posizione che può avere motivazioni molteplici: etiche, per risparmiare sofferenza e morte ad animali senzienti; ecologiche, per arginare efficacemente deforestazione e inquinamento; economiche, per adibire a meno costose produzioni alimentari vegetali le risorse ora vòlte alla produzione di carne; sociali, per evitare che qualcuno, di lavoro, debba sgozzare vitelli; religiose, per essere parte di un tutto sacro nella maniera più rispettosa, consapevole e lieve possibile.
Ma da dove deriva il termine vegetariano? Contrariamente a quanto pensano numerose persone, e cioè che derivi dall’inglese vegetable, questo termine deriva dal latino vegere cioè animare, dare forza, da cui vegetus sano, vigoroso. La radice è collegata al verbo vigere essere sveglio. Il termine “vegetariano” è stato coniato nel 1842 dalla società vegetariana, quindi è giunto fini a noi.