Yahoo! è stato uno dei grandi protagonisti dell’esplosione della rete, anche se poi Google si è affermato come leader indiscusso del web. Yahoo! però non è certo rimasta a guardare e nell’ultimo periodo ha messo in atto un piano di rilancio importante, piano affidato a Marissa Mayer, l’ad di Yahoo! che è stata nominata proprio con l’obiettivo dichiarato di contrastare lo strapotere di Google (e non è un caso se la Mayer è stata la prima ingegnere donna assunta da Google e una dei primi 20 impiegati della compagnia di cui faceva parte fin dal giugno 1999). E i risultati sono arrivati visto che per la prima volta dal maggio 2011 Yaoo! ha superato Google, dato che nel mese di luglio ha totalizzato 196,6 milioni di visitatori unici nel mercato americano, contro i 192,3 di Google.
Ma chi è Marissa Mayer? Marissa Mayer nasce il 30 maggio 1975 nel Wisconsin, la madre è insegnante di storia dell’arte, il padre ingegnere. Si laurea in sistemi simbolici e informatica con il massimo dei voti all’Università di Stanford e nel 2009 le viene conferita una laurea honoris causa dall’Illinois Institute of Technology. Come già accennavo nel 1999 è la ventesima impiegata assunta da Google, nonchè primo ingegnere donna della compagnia che rappresenta in interviste ed eventi pubblici. Ha anche lavorato sulle funzionalità di ricerca di Google e su Gmail, e può essere considerata una parte importante del successo di queste interfacce utente. I suoi contributi comprendono, tra gli altri, Google Maps, Google Earth, iGoogle.
Il 16 luglio del 2012 diventa Amministratore delegato di Yahoo! Grazie ad una strategia imperniata sulle acquisizione di importanti realtà web (come ad esempio Tumbr) e una particolare attenzione al mondo social Yahoo! ha fatto davvero passi da gigante, con un aumento delle azioni del 3,5. Questi risultati confermano inoltre le grandi aspettative che erano state poste su Marissa Mayer, che si dimostra sempre di più come una delle donne più influenti e potenti della rete (e, di conseguenza, del mondo), una donna che era stata criticata duramente all’epoca della sua nomina con i soliti luoghi comuni beceri e maschilisti, e che invece ha dimostrato di essere davvero una spanna sopra tutti.