Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre, ideato da Daniela Finocchi, giornalista da sempre interessata ai temi inerenti il pensiero femminile, nasce nel 2005 e trova subito l’approvazione e il sostegno della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino. Dopo l’avvio nell’ambito del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, diventa progetto permanente della Regione Piemonte. Il Concorso è il primo ad essere espressamente dedicato alle donne straniere – anche di seconda o terza generazione – residenti in Italia che, utilizzando la nuova lingua d’arrivo (cioè l’italiano), vogliono approfondire il rapporto fra identità, radici e mondo “altro”.
Sono turche, argentine, brasiliane, iraniane, albanesi, serbe, ucraine, vietnamite, e non solo: spesso hanno alle spalle vicende personali intrise di dolore, fatica e paura, ma i loro racconti testimoniano la ricchezza e la tensione conoscitiva ed espressiva dei loro Paesi d’origine. Dopo anni di vita in Italia, quasi sempre come badanti, colf o baby sitter, vogliono raccontare la loro esperienza, spesso iniziata con un treno o un traghetto preso all’alba, ma anche le loro radici, e il loro Paese. Scrivere assolve così ad una doppia funzione: terapeutica, di metabolizzazione dello choc culturale legato alla migrazione, e conoscitiva.
C’è inoltre una sezione speciale è dedicata alle donne italiane che vogliono farsi tramite di queste culture diverse, raccontando storie di donne straniere che hanno conosciuto, amato, incontrato e che hanno saputo trasmettere loro l’identità dei Paesi d’origine. Le opere selezionate saranno pubblicate in un libro che verrà presentato nell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Libro di Torino.