Dicembre è iniziato da poco ma siamo già tutti pronti a scegliere l’albero di Natale. Come ogni anno, si presenta il dilemma: vero o finto? Noi lo preferiamo il più possibile ecologico e sostenibile.
Ecco qualche consiglio, cosa ne pensate?
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Se dovete comprare un albero nuovo, meglio scegliere un abete vero, coltivato da un produttore locale (per ridurre l’impronta ambientale del trasporto) secondo i principi dell’agricoltura biologica. La provenienza da una piantagione allestita ad hoc scongiurerà il rischio che il vostro acquisto possa contribuire alla distruzione di una foresta.
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Quasi tutti gli alberi artificiali sono realizzati in materiali non biodegradabili (PVC e metallo) e provengono da paesi asiatici: per arrivare fino a noi percorrono migliaia di chilometri, con relative emissioni di anidride carbonica. Secondo una stima di Coldiretti, i 500 mila alberi acquistati ogni anno in Italia liberano 115 mila tonnellate di CO2, quante ne produrrebbe un percorso in auto di 6 milioni di chilometri.
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Se dovete ricorrere a un abete finto, trattatelo con cura e fatelo durare almeno una decina d’anni, e comunque il più a lungo possibile. Il ciclo produttivo di ciascuno di questi alberi immette in atmosfera circa 23 chili di CO2.
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Evitate addobbi natalizi in materiali sintetici, difficilmente smaltibili. Decorate invece l’albero con materiali naturali come pigne cadute, gusci di noce, sassi dipinti, o con piccoli addobbi in pasta pane (a base di acqua, sale e farina).
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Si possono realizzare alberi di Natale originali e creativi utilizzando materiali di recupero e rifiuti riciclati, come lattine, cartoni, bottiglie di vetro. Questa è senza dubbio la soluzione più creativa e meno dannosa per l’ambiente.Oppure, potete scegliere di addobbare una pianta o un alberello che già avete in giardino, in casa o sul balcone. Farete un figurone e gli amici vi copieranno l’idea.