Martedì 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Istituita dall’ONU per la prima volta nel 1999 questa Giornata mondiale vuole essere un monito contro le tante violenze che le donne di tutto il mondo subiscono ogni giorno.
La data, il 25 novembre, è ispirata al massacro delle sorelle Mirabal nel 1960 a Santo Domingo ad opera delle milizie del dittatore Rafael Trujillo, un episodio di una violenza inaudita che peraltro fu anche l’iniizo della fine per il regime del dittatore centroamericano.
L’obiettivo della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne è anche quello di di creare spazi sicuri in cui possano vivere serenamente le ragazze, stabilire una cultura del rispetto delle donne e porre fine alla violenza perpetrata nei confronti di donne e ragazze.
Michelle Bachelet, Vice Segretario Generale e Direttore Esecutivo di UN Women, l’agenzia che l’ONU ha istituito di recente, ha affermato che, sebbene ci siano stati notevoli progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne, molto rimane ancora da fare. Più di cento paesi sono privi di una legislazione specifica contro la violenza domestica e più del 70 % delle donne nel mondo sono state vittime nel corso della loro vita di violenza fisica o sessuale da parte di uomini.
Anche in Italia purtroppo assistiamo a fatti di cronaca nera che ci ricordano quotidianmente quanto lavoro di sia da fare nel nostro paese in questa direzione, con molte donne costrette a subire enormi violenze sul lavoro ma anche tra le mure domestiche, come testimonia la ferita aperta del femminicidio, tema purtroppo sempre attualissimo.
Il nostro paese comunque anche quest’anno si è mobilitato per rispondere all’appello dell’ONU con centinaia di eventi, spettacoli e concerti in tutta Italia, molti che cominceranno già nel fine settimana e che coinvolgeranno milioni di persone da un’estremita all’altra della penisola.
I dati infatti parlano di 179 donne uccise in Italia nell’ultimo anno, in pratica una ogni due giorni, con un preoccupante aumento dei casi di violenza familiare soprattutto al Sud (i dati completi sono disponibli sul sito dell’ANSA).