Rischio Idrogeologico, l’anniversario delle alluvioni del Polesine è lo spunto per parlare di tutela e salvaguardia del territorio.
Quello del rischio idrogeologico è uno dei temi che purtroppo in Italia è sempre d’attualità, basti pensare a quello che è successo ieri a Firenze con una voragine di 200 metri che si è aperta in pieno centro nel Lungarno. Qui Love & Culture ne abbiamo già parlato in passato, e torniamo a farlo perché proprio il rischio idrogeologico sarà al centro di un importante convegno che si terrà domani, venerdì 27 maggio, al Museo Nazionale della Bonifica di Ca’ Vendramin a Taglio di Po (Rovigo). Il Polesine è una terra particolarmente sensibile alla problematica del rischio idrogeologico, e infatti proprio in occasione della ricorrenza del 65° e del 50° anniversario delle alluvioni che hanno colpito il Polesine nel 1951 e nel 1966 la Foiv, Federazione Ordini Ingegneri del Veneto, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Rovigo e con il Patrocinio della Regione Veneto ha organizzato, rilancia il tema della tutela e della salvaguardia del territorio.
Le alluvioni in Polesine del 1951 e del 1966
Le due alluvioni che sconvolsero il Polesine nel 1951 e nel 1966 sono ancora vive nella memoria di chi visse quei momenti drammatici. Soprattutto la catastrofe del 1951, che ebbe ripercussioni enormi non solo per il Polesine, è ancora un pesante monito che ci obbliga a guardare al futuro con una rinnovata consapevolezza sull’importanza fondamentale della difesa del territorio. Ed è proprio in occasione di questo duplice anniversario che gli Ingegneri vogliono mettere al centro della discussione pubblica la tutela del territorio e il problema del consumo di suolo, temi ancora oggi attualissimi e che vedono gli ingegneri impegnati in prima linea.
Il convegno
L’evento, che è patrocinato dalla Regione Veneto, da AIPo (Agenzia Interregionale per il Fiume Po) e dall’Autorità di bacino del fiume Po, si terrà al Museo Regionale della Bonifica di Ca’ Vendramin a Taglio di Po (Rovigo) dalle ore 9.00 fino alle 19.30. Un’intera giornata ricca di appuntamenti, tavole rotonde, approfondimenti e discussioni per ricordare sì quei momenti drammatici, ma soprattutto per rilanciare il tema della difesa del territorio. Durante il seminario del 27 maggio verranno approfondite dunque le articolate tematiche del rischio idrogeologico del Veneto e le peculiarità di un territorio particolarmente fragile come il Polesine di Rovigo, attraverso svariati contributi tra cui quelli dell’Ing. Carlo Rizzieri (Presidente Ordine Ing. Rovigo), dell’Ing. Gian Pietro Napol (Presidente FOIV), dell’Ing. Fabio Bonfà (Vice Presidente Vicario CNI Consiglio Nazionale Ingegneri) e di tanti altre ospiti e personalità del mondo accademico (si veda programma completo allegato).
Per la prima volta inoltre verrà presentato il rapporto originale dell’epoca dell’alluvione del 1951, un documento autografo redatto dall’Ing. Mario Sbrana, allora Capo del Genio Civile, che visse in prima persona quei giorni drammatici.