Il farro è un cereale dalle origini antichissime, le cui radici risalgono ai faraoni dell’antico Egitto che, 5000 anni prima di Cristo regnavano nelle terre del Nilo. Con le migrazioni e le conquiste, è entrato sulla tavola dei romani ed in particolare nella preparazione della Puls, la famosa minestra di cereali bolliti. Il farro godeva della speciale protezione di Ceres Dea delle messi, nell’antico rito matrimoniale romano la focaccia di farro, il libum farreum, era il simbolo dell’ingresso della donna nella famiglia e gli sposi la offrivano a Giove per favorire la buona sorte.
Al giorno d’oggi il farro è conosciuto come una pianta erbacea e appartiene alla famiglia delle graminacee e che si può trovare in commercio in tre tipologie:
farro piccolo o farro monococco (Triticum monococcum);
farro medio o farro dicocco o semplicemente farro (Triticum dicoccum);
farro grande o farro spelta o semplicemente spelta (Triticum spelta);
Ma quali sono le proprietà del farro?
Grazie all’alta solubilità in acqua il farro consente al nostro organismo di assorbire più facilmente le sostanze nutritive in esso contenute; contiene dei carboidrati dalle particolari proprietà in grado di favorire la coagulazione del sangue e di stimolare allo stesso tempo il nostro sistema immunitario. Grazie all’alto contenuto di proteine il farro è anche in grado di dare una sensazione di sazietà subito dopo il suo consumo ed è così indicato per quelle persone che hanno problemi di linea.
Il farro è composto per circa il 10% da acqua, proteine al 15%, carboidrati al 67%, fibre alimentari solubili e non, minerali, amido e aminoacidi vari; tra i minerali rileviamo la presenza di potassio, ferro, calcio, sodio e fosforo. Per quanto riguarda gli aminoacidi i più importanti presenti nel farro sono: arginina, leucina, lisina, alanina, acido aspartico e triptofano. Il farro contiene una maggior percentuale di proteine rispetto al grano che sono oltretutto più digeribili.