“Il più antico degli alimenti”, come diceva Plinio il Vecchio, il farro è il vero duro dei cereali integrali visto che si adatta agli ambienti più freddi e ventosi e ai terreni più aridi e impervi. L’etimologia latina del farro è Triticum Speltum, il termine Triticum indica l’appartenenza alla stessa famiglia del frumento insieme al grano tenero (Triticum Volgare) e al grano duro (Triticum Duro). Era presente nella dieta dei popolo italici già in epoca pre romana ed era molto apprezzato dagli stessi romani che gli conferivano un forte valore simbolico di vita e prosperità.
Il farro è il vero e proprio paladino dell’agricoltura biologica perchè non si presta ad essere coltivato in modo intensivo, così si mantengono inalterate tutte le sue numerose proprietà benefiche. Pur facendo parte della stessa famiglia, il farro si distingue dal grano perchè contiene meno glutine, è ricco di fibre, sali minerali, vitamine del gruppo B e vitamina E, un potente antiossidante. Ipocalorico, è consigliato alle donne perchè è un ottimo integratore di ferro e calcio, e agli portivi perchè aiuta a prevenire i crampi.
Sul mercato esistono il farro decorticato, cioè integrale, e il farro perlato, ossia il farro privato del rivestimento esterno più duro. Il decorticato richiede di esser messo in ammollo invece il perlato è già pronto per essere cotto. Può essere consumato sotto forma di chicchi in un’insalata di farro come alternativa alla più comune insalata di riso. Il farro è molto spesso ridotto in farina con cui si producono prodotti da forno integrali come pasta, pane, grissini e focacce.