Il riciclo del vetro nel 2012 ha registrato risultati in crescita, nonostante la crisi abbia frenato l’immesso al consumo. E’, in sintesi, quanto riportano i dati presentati dal Coreve (Consorzio recupero vetro).
I numeri parlano chiaro: a fronte di una raccolta differenziata nazionale dei rifiuti di imballaggio in vetro che si è attestata a 1.673.000 tonnellate, a livelli quasi costanti rispetto allo scorso anno, sono state riciclate 1.568.405 tonnellate di vetro e il tasso di riciclo ha raggiunto quindi il 70,9% dell’immesso al consumo nazionale.
I risultati evidenziano poi che alcune regioni hanno fatto grandi balzi in avanti, mentre altre hanno subito un leggero calo rispetto all’anno precedente. La migliore regione è stata la Valle d’Aosta che ha raccolto 50,2 kg di vetro per abitante contro i 28 kg della media nazionale. Quella che si è più impegnata ad avanzare è stata la Basilicata, che è riuscita ad ottenere uno straordinario aumento di + 49%. Altre regioni la cui raccolta è aumentata sono Calabria, Abruzzo e Friuli, con un miglioramento superiore al 30%; un significativo incremento lo hanno avuto anche Puglia, Umbria e Liguria, tutte sopra il 10%.
Oltre 50 milioni di cittadini coinvolti – ll Coreve, attraverso apposite convenzioni locali con i comuni o i gestori delle raccolte, ha ritirato e avviato a riciclo direttamente 1.380.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro, corrispondenti all’82,5% del totale della raccolta differenziata del vetro in Italia. Queste quantità riguardano 6.280 comuni italiani (circa il 78% del totale) per una popolazione coinvolta di oltre 50 milioni di abitanti, corrispondente all’86% della popolazione italiana.
“Il raggiungimento del 70,9% di tasso di riciclo del vetro – afferma Franco Grisan, presidente del consorzio – è un buon risultato. Se ci confrontiamo a livello europeo, siamo più avanti di Francia e Spagna e stiamo inseguendo Germania e Svizzera. Nel nostro paese la capacità di riciclare il vetro da parte delle vetrerie è molto elevata, a patto che il rottame grezzo che si riceve dai comuni abbia un basso tasso di inquinamento da altri materiali”. “Altro tema molto importante – ha aggiunto – è lo sviluppo della raccolta per colore, che sarebbe da introdurre così come è fatta nei paesi dell’Europa centrale”.
“Nei prossimi anni – prevede Grisan – avremo grandi soddisfazioni dal sud, che è in forte accelerazione e ha un tasso di raccolta di circa 16 chili per abitante contro i circa 39 del nord, senza dimenticare il centro che, con circa 23 chili per abitante, ha ampi spazi di miglioramento”.