San Francisco – I gatti selvatici della California settentrionale hanno permesso a un team di ricercatori della Stanford University di scoprire il segreto biologico che si nasconde dietro le originali chiazze che caratterizzano il ghepardo dell’Africa sub-sahariana. Lo studio e’ il primo a identificare le basi molecolari del manto dei mammiferi. La ricerca ha rilevato l’esistenza di un meccanismo biologico condiviso tra il gatto soriano e il ghepardo.
“La mutazione del gene identificato determina la trasformazione delle strisce dei gatti selvatici nelle macchie dei ghepardi”, ha spiegato Greg Barsh, autore dell’indagine. Lo studio pubblicato su ‘Science’ ha comparato le sequenze dei genomi dei gatti selvatici e dei ghepardi e ha identificato la mutazione di un gene soprannominato ‘Taqpep’ associato all’insorgere delle caratteristiche del manto. Una mutazione recessiva del gene che determina le strisce del gatto genera le ‘spot’ del ghepardo. (AGI)