L’ecologia e l’ambiente non sono solo una passione per Leonardo DiCaprio: sono uno stile di vita, la bussola che guida le sue scelte.
DiCaprio ive a Los Feliz, il quartiere più green di Los Angeles, non guida una Porsche o una Limousine ma una macchina ibrida, ha istallato pannelli solari nelle sue varie case e ed è sempre pronto a scendere in campo e dichiara: “Sono er le battaglie che mirano a restaurare il pianeta”.
Di Caprio è stato tra i primi, dopo Robert Redford, a trascinare i colleghi in associazioni che si battono per la diffusione e lo sviluppo di una nuova sensibilità ecologica.
E sempre più spesso queste associazioni hanno come testimonial i così detti “bioneers” di Hollywood. Una delle ultime battaglie di Dicaprio è stata una campagna globale a fianco del World Wide-life Fund rivolta alla salvezza delle tigri, per la quale ha fatto stampare migliaia di di volantini ricordando a tutti che le tigri un tempo erano 100.000 e oggi sono rimaste solo in 3.200.
“Da molti anni”, dice DiCaprio, “la mia vita non è basata solo sulla carriera e l’unico reality show che mi interessa è quello della natura. E del viaggio che, con certe regole, dobbiamo compiere tutti per la salvezza el nostro pianeta. Ho iniziato ad interessarmi ai temi ambientali molti anni fa e non certo per fare redditizie a orti botanici o a una politica alimentare globale o all’eco-architettura o all’eco-imprenditoria.
Mi interessa da sempre il rapporto tra mondo rurale e aree urbane, tra disponibilità delle risorse e modelli di consumo. Sostengo i prodotti biologici contro il potere dell’uomo che mira a distruggere e non a salvare la natura. A cominciare dalle lampadine di uso comune, io lancio appelloi.
Sono a fianco della Green Corp, che offre ai giovani nuovi impieghi legati all’ambiente. Non m i interessa la politica che strumentalizza l’ambiente, non voglio cariche e ruoli: il mio ruolo è quello di promuovere sempre più un impegno e una consapevolezza delle tematiche ambientali”.