Arriva da Bruxelles come una sorpresa la dichiarazione di Jacqueline McGlade, direttore esecutivo del’AEA (Agenzia Europea dell’Ambiente) che disegna l’ultimo quadro del rapporto, individuando cinque paesi capaci di aver già centrato l’obiettivo previsto per il 2020: Austria (63%), Germania (62%), Belgio (58%), Olanda (51%) e Svizzera (51%).
Continua nella sua dichiarazione il direttore: ”In un periodo relativamente breve, alcuni Paesi hanno promosso con successo una cultura del riciclo, con infrastrutture, incentivi e campagne di sensibilizzazione. Altri continuano invece a restare indietro, sprecando enormi quantita’ di risorse”. Purtoppo il tallone d’achille del Belpaese sono le grandissime disparità tra le regioni, come ad esempio il tasso di riciclo complessivo andava dal 9% della Sicilia al 59% del Veneto, il riciclo dei materiali dal 6% della Sicilia al 37% del Trentino Alto Adige e il riciclo dell’organico dall’1% della Basilicata al 26% del Veneto.
Il rapporto AEA biasima un pò la scelta di tasse troppo esigue per le discariche, che ha contribuito a dirottare i rifiuti altrove, ma “con effetto limitato, perchè la tassa è ancora bassa e non darebbe incentivi sufficienti per una scelta alternativa“.
