Paola Maugeri, very vegana
Giornalista musicale, conduttrice di programmi come Scalo 76 su Raidue e La 27ma ora su La 7, Paola Maugeri, vegana e ambientalista ormai da 11 anni. Quindi non mangio niente di origine animale. La sua dice “è una scelta militante, quasi politica, perché le sofferenze, le mutilazioni e lo sfruttamento cui vengono sottoposti gli animali che vengono poi serviti nel piatto sono inaudite.
Mangia tutto quello che mangio io e cioè il tofu, il seitan, i cereali integrali, le alghe, le verdure. È un bambino in piena salute, e in grande forma.
Non è mai stato un problema per lei mangiare fuori casa?
No, basta organizzarsi. Quando capita di andare in pizzeria scelgo una pizza senza formaggio o pasta con le verdure, e quando Timo va alle feste faccio contenti tutti i suoi amichetti con delle eccezionali torte al cioccolato con panna di soia! Certo, se m’invitano a mangiare carne in un ristorante argentino, magari raggiungo gli amici dopo cena.
Alcuni studi dimostrano che una dieta vegana può causare carenze alimentari. Prende degli integratori?
No, se si mangia con attenzione ed equilibrio l’eventualità di carenze è molto remota. Io credo che nella vita bisogna fare le scelte che sentiamo profondamente: ovviamente farle con senso di responsabilità e quindi non lanciarsi in una dieta dove si eliminano nutrienti che possono essere fondamentali. Io mangio così da anni, peso 55 chili, sto bene e non mi ammalo praticamente quasi mai. Anzi, da quando sono vegana non soffro più di cistite e di mal di testa.
Giornalista musicale, conduttrice di programmi come Scalo 76 su Raidue e La 27ma ora su La 7, Paola Maugeri è vegana e ambientalista ormai da 15 anni. La sua dice “è una scelta militante, quasi politica, perché le sofferenze, le mutilazioni e lo sfruttamento cui vengono sottoposti gli animali che vengono poi serviti nel piatto sono inaudite.”
Anche suo figlio Timo, 3 anni e mezzo, segue la sua filosofia, e mangia tutto quello che mangia lei e cioè il tofu, il seitan, i cereali integrali, le alghe, le verdure. È un bambino in piena salute, e in grande forma.
A chi le chiede come diffondere questo concetto risponde: “Credo che l’unico modo sia l’esempio in prima persona, studiando molto in modo da poter sostenere le proprie idee e convincere altre persone: ormai, nel mio giro di amicizie, siamo quasi tutti vegani o vegetariani. Con una buona informazione si può benissimo anche svezzare e crescere i bambini vegani, come ho fatto io. Mio figlio sta benissimo e sono riuscita a superare anche il problema del rapporto con gli altri bambini, cedendo con buon senso in alcune situazioni, come le feste e le merende collettive.”