Dagli orti didattici al recupero del cibo avanzato in mensa, sono tante le iniziative portate avanti nelle scuole italiane per insegnare a bambini e adolescenti il valore e l’importanza del rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Le nuove generazioni rappresentano infatti il nostro futuro ed è da loro che bisogna partire per rendere il nostro pianeta un posto migliore in cui vivere. Vi abbiamo parlato della scuola primaria di Caselle in Pittari in provincia di Salerno, in cui i bambini non solo coltivano l’orto ma fanno anche merenda con pane e olio e altri alimenti sani, del progetto portato avanti in alcune scuole di Milano dove i pasti in eccedenza nelle mense scolastiche non si sprecano ma vengono donati ai poveri o alle persone con difficoltà economiche e della scuola di Caltanissetta in cui i genitori, per far fronte ai tagli al servizio di trasporto degli studenti, hanno trovato una soluzione economica e a impatto zero: rifornire lo scuolabus con biodiesel prodotto attraverso il recupero degli oli esausti delle fritture casalinghe.
Tante belle iniziative e buone pratiche, fondamentali per insegnare ai piccoli quanto sia importante il recupero dei materiali e la lotta agli sprechi. Stili di vita responsabili che Non sprecare ha deciso di riconoscere e valorizzare attraverso il Premio Non sprecare, ideato dal direttore di Non sprecare Antonio Galdo e giunto quest’anno alla sua quinta edizione. ll Premio prevede infatti una sezione dedicata alle “Scuole” in cui possono candidarsi gruppi di studenti e classi di ogni ordine e grado che abbiamo ideato, promosso e realizzato, nel corso dell’anno decorrente, utili iniziative anti-spreco.
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