Fukushima, dal Giappone le radiazioni attraversano l’Oceano Pacifico e arrivano negli Stati Uniti.
Se pensate che il disastro nucelare di Fukushima sia una cosa dimenticata state sbagliando. Sono passati più di tre anni dall’11 marzo 2011, giorno in cui la centrale nucleare di Fukushima venne devastata da quattro diversi incidenti ai reattori nucleari della centrale dovuti al terremoto e al maremoto che aveva colpito il Giappone.
Le radiazioni emesse nell’ambiente dopo l’incidente infatti avrebbero raggiunto le coste degli Stati Uniti dove sono state ritrovate tracce di cesio 134. Per ora le tracce sono minime e, secondo gli esperti, non comportano nessuno rischio per gli uomini o per gli animali.
Le tracce residuo di cesio 134 avrebbero viaggio attraverso l’Oceano Pacifico e ora sono monitorate da tecnici statunitensi che hanno iniziato a monitorare la loro eventuale crescita o riduzione.
Ad individuare gli isotopo radioattivi sono stati i ricercatori della Woods Hole Oceanographic Institution. Per fortuna i livelli di radioattività si sono ridotti nel passaggio da una zona all’altra fino a 10 milioni di volte, per questo le quantità riscontrate negli USA non sono state considerate pericolose per gli esseri viventi.
Gli esperti hanno previsto che le particelle di cesio 134, che finora sono state individuate lungo la costa della California settentrionale, si sposteranno verso le Hawaii e in generale verso la costa meridionale del Pacifico. Grazie al sito Our Radioactive Ocean peraltro è possibile seguire il percorso delle particelle che verranno monitorate in maniera costante.
