Rispondiamo subito alla domanda retorica con cui abbiamo intitolato questo post: no, le parole del premier turco Erdogan non sono accettabili. E non sono accettabili solo dall’Europa, non sono accettabili tout court. Ma procediamo con ordine.
Ecco le parole pronunciate da Erdogan a Istanbul intervenendo al vertice internazionale “Donne e Giustizia” (sic!) organizzato dalla Women and Democracy Association: “Le donne non sono uguali agli uomini, facciano le madri. Considerare uomo e donna sullo stesso piano è contro natura, i due generi sono diversi per indole e costituzione fisica: le donne devono fare le madri […] L’Islam ha definito il ruolo delle donne: essere madri. Ed è un concetto che non è possibile spiegare alle femministe”.
E, badate bene, stiamo parlando del leader di un paese che negli ultimi anni ha subito uno sviluppo incredibile (provate ad andare a Istanbul e capirete di cosa stiamo parlando), un leader che è stato accusato addirittura di essere troppo “laico” e “moderno”, al di là delle fortissime tensioni sociale che hanno attraversato la Truchia negli ultimi anni proprio per questi motivi.
Ci meravigliamo che la polemica sia nata in merito al fatto che la Turchia sta cercando da anni di entrare all’interno dell’Unione Europea: qui non infatti non c’entra l’Europa, non c’entrano Oriente e Occidente, non c’entrano atteggiamenti religiosi o laici, non c’entra la politica. Qui c’entra soltanto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all’Articolo 1 recita:
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Una persona, una società, una religione o uno stato che non condividano e non mettano in pratica questo punto fondamentale non possono essere considerati civili, su questo non può esserci margine di trattativa. Attenzione, noi non siamo per il pensiero unico e non possiamo né vogliamo impedire la libertà di espressione a nessuno, tanto meno a Erdogan, che è liberissimo di esprimere la sue idee.
Noi però ci sentiamo altrettanto liberi di dire che chi ha idee di questo tipo si mette automaticamente al di fuori del vivere civile. La parità di genere e l’uguaglianza dei diritti per tutti gli esseri umani per noi sono dei pre-requisiti fondanti alla base della civiltà moderna, non accettarli significa non accettare il vivere civile.