Capita spesso di parlare di quanto sia lungo ancora il cammino che porterà alla partità di genere in Italia. E non crediate che il mondo della comunicazione sia uguale, con tutti i posti strategici che spesso e volentieri sono occupati da uomini.
Le donne italiane però, non appena varcano i confini del nostro paese, sono subito grandi protagoniste, come dimostrano i casi di Paola Mazzucchi e Cristina Mussinelli, elette in questi giorni ai vertici di due diverse organizzazioni internazionali che operano nel campo dell’innovazione e in quello dell’editoria digitale.
Paola Mazzucchi
Attiva già da tempo all’interno dell’AIE (Associazione Editori Italiana), in cui si occupa di innovazione tecnologica, Paola Mazzucchi è stata eletta a capo dell’IDF, l’International DOI Foundation, ovvero l’organismo che controlla il sistema DOI.
Il DOI, come si può leggere nel sito del mEDRA, è uno standard internazionale che permette di identificare nel mondo digitale qualsiasi contenuto abbia una precisa proprietà intellettuale:
Il Digital Object Identifier è uno standard che consente di identificare persistentemente, all’interno di una rete digitale, qualsiasi oggetto di proprietà intellettuale e di associarvi i relativi dati di riferimento, i metadati, secondo uno schema strutturato ed estensibile. Il DOI è stato definito “il codice a barre per la proprietà intellettuale”: analogamente ai codici a barre dei prodotti fisici, l’utilizzo dei DOI costituisce un valore aggiunto e consente il risparmio di risorse lungo l’intera catena produttiva e commerciale.
Si tratta di uno standard sempre più fondamentale, utilizzato dagli editori ma anche dall’industria americana del cinema, solo per fare due esempi. Peraltro l’AIE, attraverso la controllata mEDRA, è responsabile di una delle 9 agenzie che ha l’autorizzazione per gestire uno standard così complesso ed importante.
Cristina Mussinelli
Cristina Mussinelli è la responsabile AIE per l’editoria digitale, ma ricopre anche il ruolo di segretario generale della Fondazione LIA (Libri italiani accessibili).
È l’unica donna nel board dell’IDPF (International Digital Publishing Forum), board all’interno del quale è stata peraltro eletta per la terza volta. L’IDPF è l’organizazione che cura gli standard di produzione di contenuti digitali editoriali a livello internazionale e, oltre alla Mussinelli, nel board sono stati eletti anche Graham Bell (EDItEUR), Eoin Noble (Safari Books Online), George Kerscher (DAISY Consortium), Garth Conboy (Google) e Pierre Danet (Hachette Livre).