Obbligo al velo per chi vola in Iran, le hostess di Air France dicono no. La compagnia vuole obbligare le dipendenti ad indossare il velo, ma deve cedere.
Nessun obbligo al velo per chi vola in Iran, alla fine hanno vinto le hostess. In questi giorni abbiamo assistito ad una polemica aperta tra la Air France, compagnia di bandiera francese, e le sue hostess che non volevano sottostare all’obbligo di indossare il velo per i voli in Iran.
Air France torna a volare in Iran
Dopo la riapertura delle relazioni diplomatiche tra l’Iran e la Francia sono state riaperte anche le tratte che collegano i due paesi.
Air France ha quindi stabilito per tutto il personale femminile l’obbligo di indossare pantaloni larghi o abiti lunghi sui voli diretti in Iran e, soprattutto, di velarsi il capo per coprire i capelli una volta scese a terra.
La reazione del personale non si è certo fatta attendere: le hostess, le donne pilota e i rappresentanti delle lavoratrici di Air France hanno protestato in massa contro l’imposizione pretendendo di poter decidere se effettuare o no voli in Iran.
La compagnia inizialmente ha scelto di alzare un muro contro le proteste, limitandosi a dire che non ci sarebbe stata nessuna possibilità di scelta e quindi di fatto introducendo un vero e proprio obbligo al velo per chi vola in Iran, ma alla fine ha dovuto cedere.
Libertà di scelta
Alla fine Air France ha dovuto cedere, come ha scritto ieri sera Le Figaro, uno dei più importanti quotidiani francesi.
E così il personale femminile della compagnia francese potrà decidere se prestare servizio o no sui voli diretti a Teheran che riprenderanno il prossimo 17 aprile (erano interrotti dal 2008).
Va sottolineato peraltro come l’Iran sia l’unico paese al mondo che pretenda il velo già allo sbarco dato che anche in Arabia Saudita le hostess e le donne pilota possono tranquillamente restare a capo scoperto in aeroporto o mentre si recano in albergo, mentre sono costrette ad utilizzarlo se vogliono lasciare l’aeroporto o il loro albergo per visitare la città.