Botti di Capodanno vietati in più di 850 comuni italiani. Aumentano i comuni che dicono no a una tradizione sciocca e pericolosa, per gli uomini e per gli animali.
Botti di Capodanno vietati in più di 850 comuni italiani in vista della notte di San Silvestro 2015. Si moltiplicano le ordinanze che vietano i fuochi artificiali nella sera di Capodanno, una tradizione che ormai si può definire un “residuato bellico” del secolo scorso ma che, purtroppo, fa registrare ogni anno incidenti di ogni tipo.
Tanti i motivi dietro ai divieto di sparare botti a Capodanno, in primis la sicurezza delle persone visto che ogni anno si registrano numerosi incidenti, spesso addirittura mortali, a causa dei botti, soprattutto quelli illegali.
Non va dimenticato infatti che esiste un mercato clandestino e illegale che fa registrare ogni anno numeri esorbitanti dietro alla tradizione di scoppiare petardi e fuochi d’artificio che, in molti casi, sono vere e proprie bombe.
Sono più di 850 i comuni in tutta Italia che quest’anno hanno proibito i fuochi d’artificio: Milano, Settimo Milanese, Magenta, Sesto, Genova, Torino, Ancona, Bari, Cortina d’Ampezzo, Pesccara, Chieti, Bologna, Firenze, Messina… e tantissimi altri.
A fare scalpore il comune di Casamarciano, nel napoletano, in cui per la prima volta sono stati vietati i fuochi d’artificio a Capodanno: in Campania infatti la tradizione di sparare petardi per festeggiare l’anno nuovo è più radicata che altrove, ed è quindi inevitabile che questa scelta abbia fatto clamore.
Botti di capodanno, una tortura per i nostri amici animali.
Impossibile non ricordare inoltre che per i nostri amici animali i botti di capodanno sono una tortura dato che gli animali hanno un udito molto più sensibile e sviluppato del nostro.
Se però nel vostro comune i botti non sono stati vietati vi consigliamo una serie di regole per aiutare i vostri amici a quattro zampe a resistere ai petardi la notte di San Silvestro, regole diffuse dalla Lega Nazionale per la difesa del Cane:
- Innanzitutto non lasciateli soli né all’aperto ma custoditeli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici o particolarmente sensibili ai rumori, vi consigliamo di rivolgervi con anticipo al proprio veterinario di fiducia.
- Assicuratevi che abbiano tutti gli elementi identificativi possibili (microchip e medaglietta con un recapito) per facilitare le ricerche in caso di fuga dell’animale spaventato dal rumore. Nel caso, denunciare subito lo smarrimento alla Polizia Municipale o alla Asl.
- Se il cane è in casa con il proprietario informate i vostri eventuali ospiti sugli atteggiamenti da tenere; lasciate le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile; cercate di eliminare i nascondigli troppo angusti; se si nasconde per lo spavento, non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa; non controllatelo eccessivamente, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e deve potersi muovere liberamente; se abbaia, ulula o guaisce, provate a distrarlo; non tenete radio o televisione accese con volume molto alto.
- Attenzione infine ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga. Cercate di sdrammatizzare il più possibile, eventualmente facendolo giocare; confortatelo senza dar peso alle sue ansie.