Pastiglie Leone è uno dei marchi più antichi d’Italia anzi, precede la nascita della nostra nazione dato che le Pastiglie Leone sono attive dal 1857. Per conoscere meglio uno dei brand italiani più amati abbiamo fatto una chiacchierata con Elisa Mereatur, responsabile marketing di Pastiglie Leone.
Pastiglie Leone, l’intervista a Elisa Mereatur
- L’azienda Leone nasce pochissimi anni prima dell’Unità d’Italia ad Alba, in Piemonte, all’epoca parte del Regno di Sardegna guidato dai Savoia. In che modo vivete, oggi, il rapporto con l’identità made in Italy?
Con orgoglio siamo e siamo sempre stati un’azienda non solo piemontese ma italiana! Fin dalle origini utilizziamo materie prime provenienti da tutta Italia, cercando le eccellenze da nord a sud, come ad esempio: la menta piperita e le nocciole IGP dal Piemonte, gli oli essenziali di agrumi dalla Sicilia, la liquirizia dalla Calabria, solo per citarne alcuni. Un aneddoto riassume al meglio il nostro essere “italiani”: poco dopo l’Unità D’Italia, il Sig. Leone – già fornitore della Casa Savoia – in omaggio al neo eletto Savoia divenuto Principe di Napoli, crea un nuovo gusto di pastiglie aromatizzate al fiore di zagara, chiamandolo appunto “Principe di Napoli”, con il chiaro richiamo al profumo della pastiera napoletana. Ancora oggi Pastiglie Leone produce le pastiglie ai “fiori d’arancio – Principe di Napoli”.
- Tra i primi clienti illustri viene citato Camillo Benso Conte di Cavour, ghiotto di pastiglie gommose alla violetta. Vi sono stati ancora, in anni più recenti, clienti di quel calibro?
Certamente ci saranno ancora personaggi illustri che apprezzano e consumano i nostri prodotti; tuttavia, per noi la gioia più importante è sapere che i nostri prodotti sono apprezzati sia dai grandi che dai piccini e che in qualche modo, ciascuno di noi associ il marchio Leone con ricordi e memorie, spesso d’infanzia, positive. Siamo diventati, con i nostri 160 anni di storia, quasi un prodotto “mito “per generazioni e generazioni di italiani!
- Nel settembre del 1934 Giselda Balla Monero, detta la “Leonessa”, acquistò la confetteria Leone di C.so Vittorio Emanuele II e dimostrò tutto il potenziale dell’imprenditoria al femminile investendo in nuove confezioni, pubblicità e creando concorsi a premi per i migliori clienti. Come vi rapportate con il contributo delle donne che hanno lavorato e attualmente lavorano in azienda?
Le donne sono sempre state molto importanti nella storia aziendale di Pastiglie Leone; dapprima la Sig.ra Giselda Balla Monero, ora, insieme al figlio, Guido Monero – attuale presidente di Pastiglie Leone – alla guida ci sono la moglie Gigliola Serpero e la figlia Daniela. Inoltre, tutti i ruoli di responsabilità in azienda sono ricoperti da donne.
- Tra le varie collezioni dal design unico che vi caratterizzano, ce n’è una in edizione limitata che suggerisce l’avvio di una collaborazione con Amnesty International (sez. Italia) per far riflettere su temi profondi come il diritto all’uguaglianza e la difesa della libertà. Com’è nato e quali sono gli obiettivi di questo progetto?
Siamo stati contattati, con immenso orgoglio, da Amnesty International – sezione italiana – per realizzare un prodotto ad hoc per il loro 40° anniversario. Abbiamo colto lo spunto e coinvolto nel progetto anche un laboratorio creativo sociale di Torino, Laboratorio Zanzara. Il risultato è stata una collezione di lattine dai toni pastello e gioiosi. Parte del ricavato delle vendite viene devoluto ad Amnesty International a sostegno delle loro attività per la difesa dei diritti umani.
- L’abbandono della cocciniglia a favore degli antociani, coloranti naturali che possono essere estratti da vegetali, frutti o fiori vi permette, oggi, di dichiarare le pastiglie classiche come 100% vegan. A cosa è dovuto questo cambio di rotta?
Pastiglie Leone, nonostante sia un’azienda centenaria, è sempre stata al passo con i tempi. I nostri prodotti sono senza glutine; già negli anni 80’ è stata creata un’intera linea (Leonsnella) senza zuccheri; il nostro fondente è senza tracce di latte e senza lecitina di soia; moltissimi coloranti sono di origine naturale e le nostre gommose sono realizzate senza gelatine alimentari, ma solo con gomma arabica. Pertanto, il passaggio dal colorante naturale, ma di origine animale, Carminio di Cocciniglia, ad un colorante vegan friendly è stato un passaggio dovuto. Adeguarsi alle esigenze dei consumatori è un nostro punto di forza.
- Tra i prodotti che rendono Pastiglie Leone un unicum sul panorama dolciario italiano ed internazionale, oltre alle famosissime pastiglie, ci sono anche le gommose che, come scrivete sul vostro sito, “grazie all’utilizzo esclusivo di GOMMA ARABICA si differenziano dai prodotti similari presenti sul mercato”. Può dirci qualcosa di più su questa pregiata fibra 100% vegetale? In che modo vi distingue dai competitors?
Pastiglie Leone è sempre stata salda nei suoi principi e non ha mai realizzato gommose utilizzando amidi modificati né gelatine alimentari, ma sempre e solo Gomma Arabica Kordofan. Questo unico e pregiato ingrediente è una fibra vegetale al 100%. Il suo aspetto ricorda vagamente l’ambra, ma si tratta di una resina che, a seguito di apposite incisioni, lacrima dal tronco e dai rami dell’ultimo baluardo vegetativo prima del deserto assoluto: una particolare acacia che cresce nella regione Kordofan del Sudan.
Conosciuta ed impiegata fin dall’antichità, la gomma arabica è un addensante inodore ed insapore che si lega saldamente con gli altri ingredienti; essa ha anche il vantaggio di vantaggio di possedere un contenuto calorico molto basso: le gommose non ingranate hanno meno calorie delle caramelle senza zuccheri! Le gommose Leone presentano infatti un intenso aroma e profumo grazie all’utilizzo in alte concentrazioni di essenze e di estratti di erbe e piante aromatiche accuratamente scelti sul mercato, ed opportunamente miscelati per esaltarne le caratteristiche emollienti, balsamiche ed antisettiche.
La maggior parte dei prodotti attualmente presenti sul mercato non utilizzano la gomma arabica, ma, per ragioni di costo e di più facile reperibilità, sono per lo più realizzati con amidi modificati o gelatine animali. Le nostre gommose, a differenza di questi “mollicci” (cit. Ragionier Monero ^_^), hanno una consistenza più solida e una durata più lunga proprio perché realizzate solo con vera gomma naturale come da ricetta tradizionale!
In un certo senso possono quasi definirsi l’antesignano (più naturale e gustoso) del chewing-gum, visto che devono essere masticate per molto tempo dando la stessa piacevole sensazione di antistress.
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Pastiglie Leone dal 1857 il Re della dolcezza: guarda su Youtube il documentario realizzato per il ciclo Piemonte Stories.