Il rapporto cane-padrone è un legame raccontato attraverso l’arte, la letteratura (da Omero a Mann) e la biologia da migliaia di anni.
In principio erano lupi addomesticati da cacciatori-raccoglitori, poi fu Argo per Ulisse, per arrivare ai cani del Re Sole che egli amava nutrire ogni giorno da se.
Alla base del rapporto cane-padrone si è stabilito un immutabile intreccio tra cultura e biologia, un imprinting di cui anche Freud parlò nei suoi scritti.
Cosa in effetti ci colpisce così tanto di questo legame? In estrema sintesi forse il cane diventa immediatamente la nostra estensione affettiva oltre la specie: con il tuo cane allarghi la tua famiglia, lui diventa “uno di noi” e ci ama così come siamo.
Ecco che si crea così una sorta di simbiosi che ci porta in alcuni casi a verificare delle affinità anche dal punto di vista estetico.
Di questo ci parla il fotografo svizzero Sebastian Magnani in una serie di ritratti cane/padrone intitolata Underdogs. Qui di seguito il link alle immagini dei ritratti riportata da un importante quotidiano inglese.
http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/gallery/2013/jun/27/dogs-dressed-as-owners-in-pictures