A sostenerlo è uno studio canadese pubblicato sull’American Journal of Epidemiology. Lo studio è durato ben 15 anni durante i quali i ricercatori hanno comparato ogni due anni il livello di attività fisica e lo stato d’animo delle persone coinvolte.
Essere fisicamente attivi è risultato associato a probabilità più alte dell’85% di essere felici. Ma tra i più pigri, il 49% è risultato infelice due anni dopo, e il 45% ha espresso lo stesso senso di malessere quattro anni dopo. Al contrario, le persone che da inattive sono diventate fisicamente attive regolarmente hanno manifestato sensazioni di felicità sia a due che a quattro anni di distanza.
Secondo lo studio il movimento, oltre a rilasciare le endorfine, contrasta l’atrofia cerebrale inducendo cambiamenti neurologici capaci di influenzare l’umore per anni.