Nella cultura orientale, così come nella filosofia occidentale (Eraclito – Panta rei), se ci fermiamo per un istante ad osservare la vita nel suo divenire, percepiamo come tutto cambia e si trasforma. Un moto circolare, ma nulla rimane identico a se stesso nel tempo.
Le stagioni non sono mai uguali di anno in anno. La routine è composta di azioni e gesti ripetitivi, ma che non sono mai esattamente gli stessi.
Un moto circolare evolutivo è quindi alla base della vita? Per gli orientali la risposta è affermativa e tale legge si applica all’universo mondo (ai sistemi stellari, alle cose inanimate) e all’essere umano. L’energia che nutre questo costante movimento si chiama Chi, un’onda circolare che tende a tornare là dove era iniziata.
Per gli antichi maestri di Tai Chi questo è il fondamento: ogni movimento della forma segue un percorso circolare, eppure il suo ciclo è sempre impercettibilmente diverso.
E ora rilassatevi con questo video, una sintesi tra il concetto orientale di meditazione e la psicoanalisi (“Quello a cui opponi resistenza persiste” – Carl Jung). Buona giornata.