Intolleranza al lattosio: cos’è e come risolvere il problema
Intolleranza al lattosio: vi spieghiamo cos’è e come fare per evitare di soffrire dei disturbi relativi grazie ad un’alimentazione corretta
L’intolleranza al lattosio è un problema particolarmente fastidioso e che colpisce sempre più persone. Chi soffre di intolleranza al lattosio infatti non può digerire lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati, formaggi compresi.
Questo particolare tipo di intolleranza si sviluppa nelle persone che sono carenti in tutto o in parte dell’enzima Lattasi, l’enzima che provvede a metabolizzare il lattosio nel nostro organismo.
L’intolleranza al lattosio è diffusa in tutto al mondo, anche se in proporzioni molto diverse a seconda delle diverse aree geografiche. In Italia questo particolare disturbo colpisce almeno il 25% della popolazione, anche se non in tutti si manifesta in forma uguale.
Chi è completamente sprovvisto dell’enzima Lattasi infatti soffre in maniera particolarmente forte i problemi tipici dell‘intolleranza al lattosio, chi invece ha semplicemente una carenza dell’enzima accusa i vari disagi in maniera minore.
È importane sottolineare che l’intolleranza al lattosio è cosa diversa dall’allergia al latte: chi soffre di allergia al latte infatti non può assumere le proteine contenute nel latte.
I disturbi più frequenti per chi soffre di intolleranza al lattosio sono la diarrea, i crampi addominali, il gonfiore addominale, la flatulenza e la nausea.
Per capire se si è intolleranti al lattosio è necessario fare il Breath test all’idrogeno che ci dirà in maniera sicura se siamo intolleranti o meno. Per chi soffre di intolleranza al lattosio comunque è sufficiente fare attenzione ai sintomi e alla dieta: se ci accorgiamo che eliminando il latte i suoi derivati dalla nostra dieta improvvisamente spariscono anche quei sintomi che possiamo ricondurre all’intolleranza al lattosio, allora sarà bene evitare di assumere latte.
Le alternative disponibili sono moltissime, a partire dalle bevande come il latte di riso o il latte di mandorla, soltanto per citare due tra le bevande più comuni sul mercato.
Per quanto riguarda invece l’apporto di una sostanza importante come il calcio non dimentichiamo che questo elemento è presente anche nei broccoli, nei cavoli,nelle arance, nei fagioli, negli spinagi e in genere nei i sostituti vegetali del latte che abbiamo citato in precedenza.