L’allergia al glutine colpisce un numero sempre maggiore di italiani. I numeri dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia) infatti parlano chiaro: si parla di 135mila diagnosi all’anno, con un incremento del 10% su base annua.
Si tratta quindi di un problema diffuso tra la popolazione, con più di 20mila casi soltanto in Lombardia. Innanzitutto va chiarito che l’allergia al glutine oggi è sempre più conosciuta e, di conseguenza, diagnostica, anche in chi ha soltanto una parziale intolleranza.
Di fatto la celiachia, e cioè l’allergia al glutine, è una malattia autoimmune che causa un’intolleranza alla componente proteica di alcuni cereali. Sicuramente l’aumento del consumo di cerali ha favorito la crescita del problema, anche perché nei cereali lavorati a livello industriale è presente una quantità di glutine molto più elevata di quella presente in natura per diversi motivi.
Le stime del ministero della Salute parlano di più di 600mila celiaci in Italia, numero che peraltro è in continua crescita. La regione che conta il maggior numero di celiaci in Italia è la Lombardia, seguita dalla Campania e dal Lazio.
Una dieta corretta per chi soffre di allergia al glutine dunque deve assolutamente essere gluten free: sappiamo bene che non è semplice eliminare in maniera totale il glutine dalla nostra alimentazione, ma non si tratta certo di un’impresa impossibile, anzi.
Oggi più che mai infatti esistono in commercio molti prodotti pensati ad hoc per chi è intollerante o allergico al glutine, oltre al fatto che esistono già in natura tantissimi cibi gluten free. Una dieta per celiaci dunque deve essere basata possibilmente su prodotti gluten free certificati, dato che spesso è possibile trovare glutine anche in prodotti alimentari che non lo conterrebbero naturalmente, e questo perché in determinate fasi della lavorazione industriale del podotto quest’ultimo potrebbe essere stato contaminato da sostanze con glutine.
Vanno comunque evitati i carboidrati, presenti in forma massiccia nella dieta mediterranea e soprattutto nella cultura italiana. Al loro posto si possono comunque utilizzare tutta una serie di paste gluten free. Si tratta peraltro di prodotti che hanno avuto una crescita qualitativa enorme nelgi ultimi anni, tanto che spesso anche chi non è allergico al glutine li preferisce a quelli tradizionali perché più sani e digeribili.
Non dimentichiamo infatti che il glutine non è assolutamente una proteina fondamentale nell’alimentazione umana e quindi può essere sostiuita senza nessuna conseguenza per il nostro organismo.
Mangiare gluten free inoltre in questi ultimi anni è diventato sinonimo di qualità e garanzia di massima attenzione al prodotto.