Intervista a Roberta Lippi, autrice di “E comunque non sei Kate Moss”

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Intervista a Roberta Lippi, autrice di E comunque non sei Kate Moss: i tuoi prossimi 40 anni, un’insolita ed ironica guida per i nostri prossimi 40 anni..

36f47e8c-00b5-44f5-88e7-b30a6286784bRoberta Lippi, giornalista e autrice radiofonica e televisiva, è l’autrice di E comunque non sei Kate Moss: i tuoi prossimi 40 anni (2015, Imprimatur Editore, euro 6.99 ebook, euro 12.75 cartaceo).

Amore, amicizia, salute, sesso, lavoro, bellezza: proprio come in una “guida” (anche se alla fin fine il libro è tutto tranne che una guida) che si rispetti ogni capitolo si può leggere singolarmente, ma difficile che riusciate ad interrompere la lettura tra una pagina e l’altra (a meno che non stiate ridendo).

Il segreto di E comunque non sei Kate Moss: i tuoi prossimi 40 anni sta tutto nell’ironia e nell’intelligenza di Roberta, che per i suoi 40 anni si è regalata (e ci ha regalato!) divertentissimo libro generazionale in cui tante donne si riconosceranno.

Intervista a Roberta Lippi.

Partiamo dal titolo che cita Kate Moss, una delle grandi icone pop del “secolo scorso”… che però è ancora incredibilmente attuale. Secondo te qual è il suo segreto? Ha stretto un patto col demonio?

Il segreto di Kate Moss è semplicemente che è Kate Moss. Non direi che ha fatto un patto con il demonio, anche perché se così fosse sarebbe ancora pazzesca come quando era ragazzina, mentre in realtà se la guardiamo ora ci troviamo di fronte a una donna adulta, con tutte le sue rughe, conquistate una a una attraverso una vita particolarmente intensa e chiacchierata.

Quello che probabilmente la rende diversa dalle altre è che oggettivamente lo è.

Lo è esteticamente (ricordiamoci che quando è entrata nell’Olimpo delle top model era l’esatto contrario di quello che rappresentavano con la loro estetica le altre) e lo è per quella forma di libertà portata all’eccesso che manifesta nel suo stile e nelle sue scelte. Kate Moss è Kate Moss. Non si discute. Nessun altro lo è.

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Il tuo libro ha una storia editoriale particolare, visto che è nato prima come ebook autoprodotto. Ce la racconti?

L’idea è nata da sola. Per un un po’ di tempo diverse persone, evidentemente divertite da quello che scrivevo sui social e sul mio blog, mi hanno chiesto perché non avessi ancora scritto un libro.

Ma io un libro non lo volevo scrivere, “perché oggi un libro lo hanno scritto tutti”. Poi con l’avvicinarsi dei miei 40 anni ho iniziato a pensare a un post che fosse una specie di decalogo per 40enni. Prendevo appunti e definivo i temi che avrei voluto trattare, così gli appunti sono diventati interi capitoli.

Scrivevo così tanto che a un certo punto ho iniziato a pensare che un post non sarebbe bastato. E mi sono detta: “ok, scriviamo questo libro”. Mi sono fatta un regalo e l’ho pubblicato su Amazon autoprodotto il giorno del mio 40esimo compleanno.

In rete è andato bene. Amazon mi ha chiesto di farne la versione cartacea. Anche quella è andata bene. Poi è arrivata la casa editrice.

Il tuo libro vuole essere una sorta di guida/manuale per le quarantenni, ci puoi anticipare 3 regole d’oro per imparare a vivere alla grande dopo la fatidica soglia? A parte l’ironia, che è una delle grandi protagoniste del tuo libro.

Perdonarsi, prendersi del tempo per sé e non andare in fissa con i figli che non abbiamo avuto.

Come dicevamo nel tuo libro c’è molta ironia, ma c’è anche molta vita vissuta (passami il termine). Da quando l’hai pubblicato che commenti hai avuto dalle tue lettrici?

L’aspetto più bello di tutta questa esperienza sono stati proprio i feedback delle lettrici. Diciamo che le donne hanno subito sposato la causa del “E comunque non sei Kate Moss”.

In molte mi hanno scritto per ringraziarmi. Credo che l’aver inserito anche alcune mie esperienze personali abbia reso il libro più “vicino” e più credibile. Non mi piace dare consigli da un pulpito. Manco ci saprei salire.

Preferisco le chiacchiere con un bicchiere di vino in mano e quattro risate. Viviamo tutte nella vita, e la vita può essere anche molto bastarda. Ma con qualche piccolo trucco, possiamo migliorare le cose. Quasi sempre. Si tratta solo di cambiare il punto di vista.

E dai tuoi lettori? Perché questo è un libro che potrebbe essere utile anche a molti uomini…

Gli uomini sono i più grandi fan del libro. Sostengono che serva a “studiarci”.

Illusi.

In realtà credo che piaccia perché per una volta non gli si dà troppo contro, anzi, li si giustifica parecchio attribuendo anche alle donne buona parte delle colpe di cui accusano gli uomini.

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Possiamo dire che “40 is the new 30”?

No. Ma possiamo dire che “30 is the new 20”, purtroppo.

La nostra generazione ha avuto Kate Moss, quella di oggi Kim Kardashian: come la vedi?

Naaaaaa, quella di oggi ha Cara Delevingne!

Natale si avvicina, a chi consigli di regalare il tuo libro?

Ovviamente a tutti. Anche alla nonna. In fondo sono “i prossimi 40 anni”. Valgono a ogni età e sono un buon augurio.

E mi raccomando, se lo comprate, scattatevi un selfie con il libro in mano!

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